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Sabrina Paulon

Maggio è il mese che la Commissione Europa e la EU Platform of Diversity Charter dedicano alla promozione e celebrazione della diversità nei luoghi di lavoro. Sabrina Paulon, Group HR Director in Marcolin, ci svela le tre chiavi per una gestione di successo delle risorse umane.

di Redazione

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Marcolin conta più di duemila dipendenti a livello globale. Il 57% sono donne. Dove puntano le vostre azioni in termini di inclusione?

Marcolin ha sempre sostenuto politiche aziendali che favoriscono il bilanciamento tra la vita lavorativa e la vita familiare. Questo già in tempi precedenti al mio arrivo in azienda, nel 2014. Sin dalla fondazione, Marcolin ha attuato politiche che miravano a supportare la componente femminile con la retta dell’asilo, per esempio, per prevenire l’abbandono del lavoro, in una zona del bellunese, privo di servizi, da parte delle lavoratrici donne che, per volontà o necessità, decidevano di occuparsi della famiglia. C’è sempre stata la volontà da parte dell’azienda di favorire politiche di genere, in senso lato, perché all’epoca oltre il 60% delle donne era impiegato in azienda soprattutto in ambito produttivo. Con l’andare del tempo Marcolin è cresciuta, diventando un’azienda di tipo manageriale, con una dimensione internazionale, e non più di proprietà familiare. Questo nuovo assetto ha influito anche nella gestione delle risorse umane. Abbiamo sviluppato diverse politiche a sostegno non solo della componente femminile, ma anche di quella maschile, che ha anch’essa un ruolo fondamentale nella gestione familiare. Sempre a sostegno del bilanciamento tra vita lavorativa e familiare, abbiamo inserito una serie di agevolazioni, dai congedi parentali estesi anche ai padri, allo sviluppo di focus group all’interno dell’azienda e in modalità digitale sui percorsi di genitorialità, affrontando, per esempio, il tema della sfida sul nuovo mondo degli adolescenti. Si tratta di iniziative che mettono al centro il benessere della persona. Con una vita familiare equilibrata si possono portare più energie in azienda e trasferirvi lo stesso equilibrio. Per favorire l’inclusione abbiamo deciso di scrivere una Carta, che abbiamo chiamato la “Carta Diversity and Inclusion”, da tramandare ai posteri, come parte del Dna di Marcolin, sancita attraverso un accordo di secondo livello, perché quel che oggi abbiamo di positivo, tra le altre cose, è il considerare il diverso un valore aggiunto. Ma non ci siamo fermati qui. Alla Carta seguiranno azioni e progetti che andranno a sottolineare l’impegno di Marcolin all’interno di questo ambito.

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Attraverso quali politiche aziendali favorite la crescita professionale del personale in azienda?

Abbiamo attivato percorsi di Leadership Academy allo scopo di far crescere i leader di domani. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo attivato una sessione dedicata alla leadership al femminile, sebbene la classe sarà inclusiva e mista. Continueremo a supportare attivamente il progetto “Empowering Optical Women Leadership” di ANFAO – Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici. Oltre ad affrontare i temi classici, come quelli delle soft skills e financial brand finals, punteremo sulle caratteristiche valoriali tipiche della componente femminile e il loro interscambio tra i due generi. Senza dimenticare che proprio quest’anno abbiamo ottenuto il riconoscimento come “Italy’s Best Employers for Women 2023” nel settore dell’occhialeria, secondo il rapporto condotto dal German Quality and Finance Institute.

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Quali sono le tre parole chiave per una gestione di successo delle risorse umane? E in cosa Marcolin costituisce un unicum?

Quando parliamo di risorse umane parliamo di persone, non solo di dipendenti o di rapporti lavorativi. Per noi è importante saper ascoltare le esigenze dei nuovi dipendenti, perché ci siamo accorti che col passare del tempo sono profondamente cambiate. Siamo passati da richieste improntate al welfare, quindi relative ai servizi, come premi in termini remunerativi da utilizzare per forme di svago o per la previdenza, allo smart working, una policy che Marcolin aveva previsto per i suoi dipendenti già prima della pandemia proprio per conciliare la vita lavorativa e quella familiare. Oggi in azienda c’è chi desidera avere più tempo a disposizione e chi invece, per esempio, desidera crescere velocemente all’interno dell’azienda. Per questo motivo abbiamo agevolato soluzioni di smart working anche cinque volte alla settimana e percorsi di crescita professionale, attraverso politiche di job protection e Academy, ma anche con sfide lavorative all’estero, per quelle persone che desiderano privilegiare la loro realizzazione in termini lavorativi. Per quanto mi riguarda è importante occuparmi delle risorse umane con flessibilità: questo mi permette di andare incontro a tutti i dipendenti e poter costruire un’organizzazione in grado di conciliare tutte le esigenze.

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