Il vero inizio dell’anno? Settembre. Quando, ricaricati dalla pausa estiva, ancora abbronzati ma con un’agenda già piena di impegni, torniamo in ufficio. È questa l’occasione giusta anche per aprire il guardaroba e ripensare ai diversi outfit, dalle giacche ai pantaloni, dagli abiti fino agli accessori, che indosseremo in ufficio, a un meeting o in un viaggio d’affari. Inclusi, perché no, gli occhiali da vista. Un accessorio che è un vero e proprio dettaglio di stile, qualcosa che – indossato ogni giorno – finisce per diventare parte della nostra identità. Che però, ed è il bello della vita, ogni anno si rinnova e trasforma. Qui tre modelli perfetti per tre stili diversi.
di Redazione
Il sole e il tempo a favore sono la condizione ideale perché l’ozio diventi occasione di rigenerazione. In una sorta di gioco e di sperimentazione abbiamo selezionato e abbinato occhiali e libri, da portare ovunque sia possibile perdersi nel regno dell’immaginazione.
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Se è vero che ogni epoca ha il proprio stile, è altrettanto vero che sono il gusto e le inclinazioni a definirne l’identità. Gli anni ’80 sono il decennio in cui l’Italia, agli occhi del mondo, passa dall’essere riconosciuta come il Bel Paese, a culla di un sistema, operoso e organizzato, di eccellenze che decretano il successo di un patrimonio tutto italiano.
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Gli anni ’70 del Novecento raccontano di quei grandi temi che hanno accompagnato il tumultuoso passaggio verso il mondo contemporaneo che conosciamo. Un’epoca di transizione piena di contraddizioni le cui influenze sul gusto hanno contaminato a vario titolo gli spazi e gli oggetti della nostra quotidianità. Occhiali compresi.
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