Photo: Lorenzo Pellegrino
Se cercassimo una semplice definizione basterebbe un dizionario per scoprire che la prototipia è quella fase del processo industriale in cui si realizza il prototipo di un prodotto, e che, per estensione, si riferisce al reparto aziendale dedicato alla sua realizzazione. Per avere invece accesso al mondo che si cela dietro a delle semplici definizioni abbiamo visitato l’headquarter di Longarone di Marcolin Group per saperne di più.
Accompagnati dalla guida esperta di Simone Longo, che delle diverse sedi è il Prototyping Manager presso il gruppo Marcolin, scopriamo che nella creazione di un occhiale dal design unico e dalla perfetta vestibilità, c’è un intermezzo del processo che, come un ponte tra due mondi, verifica la fattibilità di un’idea ed è in grado di prevenire eventuali errori nella successiva fase di produzione. La prototipia è molto vicina al concetto di virtuosismo e fa ciò che ci si aspetta da chi è abituato a sperimentare: combinare un alto grado di abilità ed esperienza tecnica con una virtù legata a una dimensione dell’anima, l’empatia. «Per noi tutto comincia dall’idea, fissata attraverso un disegno estetico o una bozza, da parte del designer o del brand» spiega Longo. Perché un’idea possa trasformarsi in prodotto è vitale riuscire a coglierne l’essenza, quella sua matrice unica a cui dare un corpo. È la comprensione del messaggio da comunicare che permette al prototipista di procedere alla fase successiva del processo di realizzazione del prototipo.
La prototipia è molto vicina al virtuosismo e fa ciò che ci si aspetta da chi è abituato a sperimentare: combinare un alto grado di abilità ed esperienza tecnica con una virtù legata a una dimensione dell’anima, l’empatia
«Partendo dallo sketch dell’idea realizziamo un primo disegno in 2D che ci porta ad avere un primo confronto con il designer. Le criticità di un progetto emergono già in questa fase. Soltanto dopo si realizza il modello in 3D con il quale si verifica nel dettaglio la correttezza tecnica e il rispetto della richiesta estetica.» prosegue Longo muovendosi all’interno di quel mondo speciale. È suddiviso in due aree: la prima in cui vi è la parte di progettazione, nella quale tecnici esperti sviluppano il progetto con l’utilizzo delle ultime tecnologie come le stampanti 3d e si occupano inoltre della fresatura dei materiali. La seconda invece è caratterizzata dalla manualità degli artigiani, operatori che con l’aiuto di numerosi piccoli macchinari, si occupano di assemblare l’occhiale e di dare quell’ultimo tocco di sensibilità che contribuisce a rendere speciale il risultato finale. Il reparto prototipi deve essere in grado di sviluppare qualsiasi tipologia di lavorazione richiesta, con la capacità di avere il controllo sulla qualità e il rispetto delle tempistiche.
Per noi tutto comincia dall’idea, fissata attraverso un disegno o una bozza da parte del designer o del brand. Perché possa trasformarsi in prodotto è vitale riuscire a coglierne l’essenza, quella sua matrice unica a cui dare un corpo
Così la immagina Longo. «In una corsia abbiamo mantenuto ed esaltato l’artigianalità, il cui approccio lascia più spazio alla sensibilità del prototipista. Le altre corsie, invece, sono riservate allo sviluppo di strade che vanno verso realtà virtuali e nuove tecnologie. Spesso sono i brand stessi a sollecitarci attraverso progetti che sin dall’inizio sappiamo non andranno in produzione ma che ci daranno l’opportunità di testare nuove modalità di produzione». L’utilizzo della stampa 3D si è rivelato due volte vincente. Primo, perché un prototipo in anteprima consente un confronto con il designer, riducendo rifacimenti, sprechi di materiale e tempo. Secondo perché ha reso possibile simulare in brevissimo tempo fasi della produzione che per costi e tempi non sarebbe possibile utilizzare. La ricerca e la voglia di sperimentare è un obiettivo costante, che ci spinge verso obiettivi sempre più grandi: eseguire tutte le fasi di sviluppo internamente, con la massima resa per garantire rispetto dell’alta qualità e delle tempistiche. Lavorare su aree strategiche è sempre stata una delle carte vincenti di Marcolin Group.