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Photo: Marilyn Monroe on the set of “The Misfits”, Reno, Nevada, USA, 1960 © Eve Arnold/Magnum Photos

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Gli anni '60

Nel 1960 tre stelle del cinema sono riunite a Reno, nel Nevada, per le riprese di quello che Time Out definirà un superbo anti western. L’agenzia fotografica Magnum, intuita l’eccezionalità dell’evento, invia 9 dei suoi più migliori talenti per documentare il backstage del film. Oggi una mostra curata da Forte di Bard e da Andrea Holzherr per Magnum Photos di Parigi espone le immagini d’arte del backstage del set che farà storia, quello de The Misfits, con una Marilyn Monroe ritratta per l’eternità: come icona di stile e di un’epoca di ispirazione ancora oggi.

di Redazione

Stelle brillano come diamanti

Gli Spostati, il film diretto da John Houston, uscito nelle sale nel 1961, è passato alla storia per diverse ragioni. La prima è che a brillare nel cast c’era Marilyn Monroe e a firmare la sua prima e ultima sceneggiatura per il cinema il drammaturgo Arthur Miller, il di lei marito. Come seconda ragione la presenza scenica di Clark Gable che mai aveva recitato fino ad allora con la Monroe. A completare il cast stellare, messo insieme allo scopo di promuovere la pellicola sceneggiata da Miller, Montgomery Clift. Per la prima volta oggi il pubblico ha accesso, nella suggestiva location di Forte di Bard (AO) a una storia nella storia grazie agli scatti, discreti e mai invasivi, archiviati dalla celebre agenzia Magnum, che hanno immortalato il dietro le quinte di un film offuscato dalla fama e dalle vicende personali degli attori protagonisti (su tutti la diva Marilyn Monroe, che in quel periodo viveva la travagliata fine della sua relazione proprio con Arthur Miller – i due ufficializzarono il divorzio a riprese compiute). La mostra, visitabile fino al 17 settembre 2023, offre con il garbo tipico del dietro le quinte, uno scorcio sulle atmosfere e le energie scaturite da un misto di finzione scenica e di vivide emozioni.

Un piccolo gruppo di fotografi dalla grande personalità ebbe accesso esclusivo al set. Ciascuno con il proprio stile documentò la produzione del film

Nove brillanti fotografi in scena

Un piccolo gruppo di fotografi dalla grande personalità ebbe accesso esclusivo al set: Eve Arnold, Cornell Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Erich Hartmann, Inge Morath e Dennis Stock. Ciascuno con il proprio stile documentò la produzione del film. Il corpo della mostra propone 60 scatti, al pari della decade del Novecento cui fa riferimento, ovvero quegli anni ’60 in cui il vento del cambiamento soffiava sull’America, imponendo al centro del mondo la contestazione giovanile. Il West degli anni ’40 e ’50 ormai era fuori moda, Arthur Miller lo sapeva e in virtù di questo scelse un taglio fortemente personale per la sua sceneggiatura. Anche l’agenzia fotografica Magnum si sentì partecipe del cambiamento e accolse al suo interno la prima fotografa donna, quella Eve Arnold, autrice degli scatti presenti in questo articolo e facenti parte del backstage de The Misfits, che hanno avuto il grande merito di cogliere e imprimere l’autenticità emotiva fuori e dentro la scena di Marilyn Monroe.

I classici occhiali scuri Cat eye o a farfalla di quegli anni sono le forme tipiche di un accessorio che, di fatto, fu considerato imprescindibile in fatto di stile e tornato di forte attualità nelle collezioni Marcolin

Uno stile intramontabile

La diva, invece, quella che nacque gettandosi alle spalle il nome di battesimo e si presentò al mondo come Marilyn Monroe, si espresse attraverso uno stile di conturbante femminilità – immagine che le produzioni di Hollywood negli anni ’50 avevano contribuito a costruire a favore anche di altre icone dell’epoca, da Elisabeth Taylor ad Ava Gardner. In fin dei conti il pubblico voleva sognare e il dopoguerra offrì un terreno fertile per codificare, anche a livello estetico, codici di quel divismo che proseguì fino agli anni 60. I classici occhiali scuri Cat eye o a farfalla di quegli anni sono le forme tipiche di un accessorio che, di fatto, fu considerato imprescindibile in fatto di stile e tornato di forte attualità nelle collezioni Marcolin. Proprio gli scatti che ritraggono Marilyn a New York, il giorno dopo l’annuncio del divorzio da Arthur Miller, la immortalano per l’eternità dietro un paio di occhiali scuri a forma di gatto, con il viso incorniciato da un classico foulard bianco, forse, mai come prima, a farle da schermo alla difficile realtà esterna.

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    di Redazione

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